E lo stato (s piccola)
Le sole quote volontarie ammontano a oltre 400 milioni. Ma con la Finanziaria del 2007 il
governo ha deciso di porre un
tetto di 250 milioni al fondo, che si chiama sempre "cinque
per mille" ma è ridotto nei fatti a meno del due
. Le quote eccedenti verranno prelevate dall'
erario. Con una mano
lo Stato dunque regala 600 milioni di quote non espresse alla Cei e
con l' altra sottrae 150 milioni di quote espresse a favore di onlus e ricerca.
Nella stessa
pagina del modulo 730 il "voto fiscale" espresso da un cittadino in alto a favore delle chiese
vale in termini economici quattro volte il voto nel "cinque per mille". Perché due pesi e
due
misure? Lo Stato in diciassette anni non ha speso una parola pubblica, uno spot, una
pubblicità Progresso, per spiegare il senso, il meccanismo e la destinazione reale dell' otto
per mille. Ed è l' unico "concorrente" che ne avrebbe i mezzi, oltre al dovere morale. Gli
altri (Valdesi, Ebrei, Luterani, Avventisti, Assemblee di Dio) dispongono di fondi minimi per
la pubblicità, peraltro regolarmente denunciati nei resoconti.
» Vedere anche:Da dove arriva?
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