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Django Reinhardt

Reinhardt, Django
Reinhardt, Django Nome d’arte di Jean-Baptiste Reinhardt (Lilerchies 1910 - Fontainebleau 1953), chitarrista
e compositore jazz belga. Nato in una famiglia di zingari rumeni, in giovane età prese a
viaggiare in Belgio e in Francia suonando la chitarra, il banjo e il violino. Attratto dal jazz grazie
all'influenza del chitarrista statunitense Eddie Lang, cominciò a imporsi all'attenzione del pubblico
nel
1928, esibendosi a Parigi con il cantante francese Jean Sablon. L'incendio del suo carrozzone gli provocò
la parziale paralisi della mano sinistra, lasciandogli l'uso di sole due dita; l'incidente lo
costrinse a sviluppare una tecnica tutta sua per poter continuare a suonare. Presto cominciò a esibirsi
con il violinista francese Stéphane Grappelli, con il quale fondò nel 1934 il Quintette du Hot Club
de France.
Lo stile del quintetto era legato solo approssimativamente al jazz che si faceva negli Stati Uniti all'epoca,
ma la vibrante musicalità del gruppo e il gioco tra violino e chitarra cominciarono a influenzare i
musicisti d'oltreoceano. Con il Quintette Reinhardt realizzò più di duecento incisioni, oltre ai dischi
prodotti con jazzisti statunitensi come il trombettista Bill Coleman, il trombonista Dicky Wells e il
sassofonista Coleman Hawkins. Dopo la seconda guerra mondiale compì diverse tournée negli Stati Uniti
esibendosi anche con l'orchestra di Duke Ellington. Verso la fine della sua carriera adottò
l'amplificazione elettrica, avvicinandosi al nuovo stile del bebop. Innumerevoli sono i temi da lui
composti, alcuni in collaborazione con Grappelli.
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1910-1953
Lilerchies-Belgio

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