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Geymonat

Geymonat, Ludovico
Geymonat, Ludovico (Torino 1908 - Milano 1991), filosofo italiano. Si laureò nel 1930 presso l'Università
di Torino in filosofia e, dopo due anni, in matematica. Nel 1934 fu costretto ad
abbandonare l'incarico di assistente di analisi infinitesimale, non essendo iscritto al Partito fascista.
Trasferitosi a Vienna, entrò in contatto con il circolo di Vienna; dopo il ritorno in Italia insegnò
per
qualche anno in un liceo (fu collega di Cesare Pavese), ma nel 1941 venne allontanato, a causa del suo
noto antifascismo. Membro attivo della Resistenza, dopo la guerra insegnò matematica a Torino,
e poi filosofia a Cagliari, Pavia e Milano, città in cui fu titolare dal 1956 al 1979 della prima cattedra
di filosofia della scienza istituita in Italia. Inizialmente vicino alle posizioni dei neopositivisti,
si è poi
orientato verso un approccio di tipo marxista, sottolineando il carattere storico e dialettico dello
sviluppo dell'impresa scientifica. Ha diretto la monumentale Storia del pensiero filosofico e scientifico
(1970-1976), in sette volumi, che introduce ai complessi rapporti tra filosofia, scienza e tecnologia,
studiati in rapporto alla storia economica e sociale. Opere principali: Studi per un nuovo
razionalismo (1945), Saggi di filosofia neorazionalista (1953), Filosofia e filosofia
della scienza (1960), Scienza e realismo (1977).
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Torino
1908-1991

Geymonat, Ludovico (Torino 1908 - Milano 1991), filosofo italiano. Si laureò nel 1930 presso l'Università
di Torino in filosofia e, dopo due anni, in matematica. Nel 1934 fu costretto ad
abbandonare l'incarico di assistente di analisi infinitesimale, non essendo iscritto al Partito fascista.
Trasferitosi a Vienna, entrò in contatto con il circolo di Vienna; dopo il ritorno in Italia insegnò
per
qualche anno in un liceo (fu collega di Cesare Pavese), ma nel 1941 venne allontanato, a causa del suo
noto antifascismo. Membro attivo della Resistenza, dopo la guerra insegnò matematica a Torino,
e poi filosofia a Cagliari, Pavia e Milano, città in cui fu titolare dal 1956 al 1979 della prima cattedra
di filosofia della scienza istituita in Italia. Inizialmente vicino alle posizioni dei neopositivisti,
si è poi
orientato verso un approccio di tipo marxista, sottolineando il carattere storico e dialettico dello
sviluppo dell'impresa scientifica. Ha diretto la monumentale Storia del pensiero filosofico e scientifico
(1970-1976), in sette volumi, che introduce ai complessi rapporti tra filosofia, scienza e tecnologia,
studiati in rapporto alla storia economica e sociale. Opere principali: Studi per un nuovo
razionalismo (1945), Saggi di filosofia neorazionalista (1953), Filosofia e filosofia
della scienza (1960), Scienza e realismo (1977).
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