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Satie

Satie, Erik Alfred Leslie (Honfleur, Normandia 1866 - Parigi 1925), compositore francese. Studiò al
Conservatorio di Parigi e lavorò in seguito come pianista in un caffè della capitale francese.
Nell'ultimo ventennio del secolo compose numerosi pezzi per pianoforte, tra cui le famose Gymnopédies
(1888) e Gnossiennes (1890). Convinto che la sua preparazione contrappuntistica non fosse
sufficientemente solida, all'età di quarant'anni decise di tornare a studiare alla Schola Cantorum,
sotto la guida di Vincent d'Indy e Albert Roussel. Ricominciò allora a comporre, soprattutto musica
per
pianoforte, dando spesso ai pezzi titoli surreali che sembravano avere poca attinenza con la musica,
come Stanchi preludi per un cane (1913), Sonatina burocratica (1917) e Tre pezzi a
forma di
pera (1903, per pianoforte a quattro mani).
Compositore ribelle, in netta contrapposizione con la pesantezza e complessità della musica del suo
tempo, e innovatore nell'uso di determinati espedienti armonici, Satie anticipò la futura tendenza
della musica francese. Molti compositori della generazione successiva videro in lui un maestro, soprattutto
i giovani del Gruppo dei Sei, che arrivarono a lui tramite Jean Cocteau. La sua influenza fu
notevole anche su compositori più anziani come Claude Debussy e Maurice Ravel. Tra le altre sue composizioni
si ricordano il balletto Parade (1917), prodotto da Diaghilev e Cocteau e con scene di
Picasso, e Mercure (1924); Socrate (1919), per quattro soprano e orchestra da camera,
tratto dai dialoghi di Platone; Vexations, un breve corale per pianoforte, quasi atonale, che
l'esecutore deve
ripetere ottocentoquaranta volte senza interruzioni.
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Honfleur, Normandia

1866-1925
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