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Franchi
Franchi
Franchi Popolazioni germaniche stanziate, nel III secolo, lungo il corso del Basso Reno. Nel IV secolo
i franchi erano suddivisi in due gruppi principali: i
franchi salii, che occupavano la valle del fiume IJssel (l’antico Sala), e i franchi ripuari,
insediati lungo il Reno. Autori di numerose incursioni nei territori
romani, intorno al 358 furono assoggettati dall'imperatore Giuliano l'Apostata; in seguito si allearono
con l'impero (396), divenendo difensori dei confini (vedi
Limes).
Quando, agli inizi del V secolo, i salii ripresero le campagne di conquista, estesero il proprio dominio
sino al fiume Somme. Il loro re, Clodoveo, fondatore
della dinastia merovingia, nel 486 sconfisse a Soissons Siagrio, ultimo governatore romano in Gallia,
imponendosi poi su alamanni, visigoti, burgundi e franchi
ripuari. Convertitosi al cristianesimo insieme a tutto il popolo franco, il sovrano merovingio inaugurò
lo stretto legame che unì nei secoli successivi la
monarchia franca al papato.
Alla morte di Clodoveo, il regno venne diviso tra i suoi quattro figli, subendo nel secolo successivo
continue divisioni e riunificazioni sotto i diversi sovrani.
Alla morte di Clotario II (629), il potere passò nelle mani dei più alti funzionari regi, i maestri
di palazzo. Nella parte orientale del regno, l'Austrasia, tale
carica divenne appannaggio esclusivo della famiglia dei Carolingi, artefice, un secolo più tardi, della
riunificazione del regno. Nel 687, infatti, Pipino di
Heristal sconfisse le forze della Neustria e della Burgundia (poi Borgogna), imponendosi come unico
maestro di palazzo; suo figlio Carlo Martello estese le
frontiere del regno verso est e nel 732 respinse gli invasori arabi nella battaglia di Poitiers. Fu
però con suo nipote Carlo Magno che il potere franco
raggiunse l'apogeo: il 25 dicembre dell'800 infatti egli fu insignito del titolo di imperatore del Sacro
romano impero da papa Leone III.
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